Caro viaggiatore, ben arrivato!
Che tu abbia percorso chilometri o giunga da poco lontano, se sei qui, sei pronto per un viaggio… nel tempo.
Come sai i sassi raccontano tante storie e se vorrai ti racconterò quella di questo posto.
Cento anni fa questa era la casa dei nostri bis-nonni i “Pacca Pocc” , comprata con i risparmi del lavoro in America di Nicola Lapacciana; è stata poi la casa dei nostri nonni e infine falegnameria di “Mest G’sepp”.
Fino ad un paio d’anni fa questo posto era molto diverso: le pareti e la volta erano neri di fuliggine e umidità, una fila di armadi in ferro pieni di martelli, lime, pialle, seghe e libri gialli era sulla sinistra mentre sulla destra tra le tavole e i pezzi di armadi, c’erano due poltroncine un po’ logore. E nel centro, dove ora è il bancone c’era un bancone differente…da falegname.
Quando entravi in questo posto, magico per noi bambini, ti accoglieva il sorriso di una persona speciale.Un sorriso con le mani rugose e una voce che ti raccontava storie di altri tempi, avventure di guerra e di vita.
In inverno , scendendo i gradini d’ingresso, impregnati dei passi della gente che negli anni ha varcato questa porta, l’odore e il crepitio della legna messa ad ardere in una stufa improvvisata in un contenitore di lamiera, ti faceva strada, misto all’odore di nazionali senza filtro e di segatura.Quello che non mancava mai quando ti affacciavi sull’uscio era un saluto cordiale ed accogliente, seguito da una semplice offerta ...“ ce t vej na’ stuzz de ccafàj”….”ti và un goccio di caffè?”
Questo posto è stato per noi una casa dei giochi e resta fonte d’ispirazione…come quel sorriso che ci ha insegnato a gioire delle piccole cose, come quelle mani rugose che ci hanno insegnato la fatica, ma anche l’orgoglio di farlo con passione, e quella accoglienza che speriamo di offrirvi con una tazzina di caffè o un calice di vino.

